Adesso come è giusto che sia, non voglio essere un docente di astronomia per spiegare le tipologie di telescopi, in quanto oltre me vi sono persone molto più colte, naturalmente non voglio intendere che io non arriverò mai a loro ma come si usual dire "tutto a suo tempo". Quindi come è giusto ben iniziare possiamo dire che con la definizione di telescopio si intende quello strumento che raccoglie la luce (o altre radiazioni elettromahnetiche) proveniente da un oggetto lontano, la concentra in un punto (detto fuoco) e ne produce un immagine ingrandita. I telescopi a sua volta si dividono in due tipi in base al tipo di ottima che si va ad utilizzare: I telescopi ottici si dividono principalmente in due classi in base al tipo di elementi ottici utilizzati: i rifrattori e i riflettori.
Ora non mi voglio prolungare con la classica spiegata di tutti i telescopi del mondo (fra cui telescopi a raggi X, raggi gamma e così via quindi per usi di ricerca), ma piuttosto voglio focalizzare le tipologie di telescopi per l'astronomia "amatoriale" detta così perchè è quella parte dell'astronomia che viene svolta da astronomi non professionisti o astrofili, con l'utilizzo ovviamente di un telescopio amatoriale. Il telescopio amatoriale è lo strumento impiegato dagli appassionati di astronomia (astrofili) per il loro hobby, insieme ai binocoli. Rispetto ai grandi telescopi professionali, i telescopi amatoriali sono generalmente trasportabili (anche se alcuni sono installati in postazioni fisse e protetti da cupole) mentre le caratteristiche, le scelte costruttive, le tecniche nell'uso, le preferenze negli schemi ottici e così via divergono significativamente. Quindi è dovere adottare rigosamente le diverse tipologie di quest'ultimi. Esiste una grande varietà di telescopi amatoriali, dai più semplici ai più grandi e sofisticati. Tuttavia, a differenza dell'ambiente professionale, in cui gli strumenti di maggior diametro sono generalmente considerati i migliori, in ambito amatoriare vengono considerati altri fattori, tra cui la trasportabilità. Un motto fra gli astrofili è:
« il miglior telescopio è quello che puoi usare più spesso »
Da questo noi astrofili dobbiamo capire che non importa avere un grande telescopio perchè ha un elevato costo e quindi migliore rispetto ad altri, si magari ha più capacità di ingrandimenti rispetto al piccolo telescopio ma la cosa più importante ed è quel che conta di più è saper conoscere il telescopio che si ha, quindi saper stazionare un telescopio saperlo collimare, oppure saper mettere in parallelo il cercatore con il tubo ottico, ed infine la cosa più importante è saper puntare, riuscire ad allenare l'occhio dalle situazioni più luminose (es. il Sole quindi saper distinguere le macchie oscure), fino a quelle più difficili da rilevare (es. nebulose leggere o comunque normali visibili come un alone luminoso, e incolore causa del fatto che l'occhio non riesce ad individuare i colori per natura), ed avere quindi una buona dimestichezza con il proprio strumento.
- Il telescopio rifrattore, grazie ad un insieme di lenti, sfrutta il fenomeno della rifrazione per focalizzare l'immagine.
- Il telescopio riflettore, grazie ad un insieme di specchi, sfrutta il fenomeno della riflessione per focalizzare l'immagine.
Ora non mi voglio prolungare con la classica spiegata di tutti i telescopi del mondo (fra cui telescopi a raggi X, raggi gamma e così via quindi per usi di ricerca), ma piuttosto voglio focalizzare le tipologie di telescopi per l'astronomia "amatoriale" detta così perchè è quella parte dell'astronomia che viene svolta da astronomi non professionisti o astrofili, con l'utilizzo ovviamente di un telescopio amatoriale. Il telescopio amatoriale è lo strumento impiegato dagli appassionati di astronomia (astrofili) per il loro hobby, insieme ai binocoli. Rispetto ai grandi telescopi professionali, i telescopi amatoriali sono generalmente trasportabili (anche se alcuni sono installati in postazioni fisse e protetti da cupole) mentre le caratteristiche, le scelte costruttive, le tecniche nell'uso, le preferenze negli schemi ottici e così via divergono significativamente. Quindi è dovere adottare rigosamente le diverse tipologie di quest'ultimi. Esiste una grande varietà di telescopi amatoriali, dai più semplici ai più grandi e sofisticati. Tuttavia, a differenza dell'ambiente professionale, in cui gli strumenti di maggior diametro sono generalmente considerati i migliori, in ambito amatoriare vengono considerati altri fattori, tra cui la trasportabilità. Un motto fra gli astrofili è:
« il miglior telescopio è quello che puoi usare più spesso »
Da questo noi astrofili dobbiamo capire che non importa avere un grande telescopio perchè ha un elevato costo e quindi migliore rispetto ad altri, si magari ha più capacità di ingrandimenti rispetto al piccolo telescopio ma la cosa più importante ed è quel che conta di più è saper conoscere il telescopio che si ha, quindi saper stazionare un telescopio saperlo collimare, oppure saper mettere in parallelo il cercatore con il tubo ottico, ed infine la cosa più importante è saper puntare, riuscire ad allenare l'occhio dalle situazioni più luminose (es. il Sole quindi saper distinguere le macchie oscure), fino a quelle più difficili da rilevare (es. nebulose leggere o comunque normali visibili come un alone luminoso, e incolore causa del fatto che l'occhio non riesce ad individuare i colori per natura), ed avere quindi una buona dimestichezza con il proprio strumento.